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Infanzia

Ci si chiede spesso cosa farà un bambino da uno psicologo/psicoterapeuta......

 

Possono formarsi nei genitori domande, dubbi, paure quali:

  •  Come sarà l’intervento col bambino?

  •  Gli verranno fatte domande?

  •  Come si farà a capire la sua situazione psichica?

  •  Come farà, così piccolo a parlare di se stesso?

 

Un ruolo fondamentale nell’intervento col bambino è assolto dal GIOCO. Il gioco costituisce il mezzo naturale di cui il bambino dispone per esprimersi ed entrare in relazione, è quindi lo strumento privilegiato ed indispensabile per lavorare con lui. Attraverso il gioco il bambino porterà il suo mondo interno: ansie, paure, fantasmi e i modi per gestirli, controllarli e difendersi da essi. Porterà anche le sue potenzialità cognitive, riparative… in poche parole: parlerà di sé.

L’intervento col bambino sarà caratterizzato da un ambiente accogliente, empatico, affidabile, non intrusivo e in costante collaborazione col genitore.

 

Ci si può poi interrogare in merito a cosa distingua una difficoltà momentanea, aggirabile, affrontabile, e superabile, da un macigno che sbarra la strada della crescita…

Che cosa possa essere considerato “normale” nello sviluppo del bambino e che cosa invece possa farci soffermare su riflessioni più approfondite, e poi ancora quali strumenti possa avere un genitore per comprenderlo….

Se consultare uno psicologo permetterà di comprendere ciò che sta accadendo e come affrontarlo.

 

Esistono diversi tipi di problematiche che possono emergere durante l'infanzia, ricorrere ad una consulenza psicologica è utile quando si verificano svariate situazioni quali:

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  • la famiglia/la coppia sta attraversando un periodo faticoso (da una separazione a un lutto) e vorreste sostenere vostro figlio;

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  • in vostro figlio sono emerse delle patologie psicosomatiche che compaiono periodicamente e poi spariscono, vorreste sapere le cause e proteggere vostro figlio (ad esempio: frequenti mal di testa o mal di pancia, eczemi, eritemi, psoriasi, febbri persistenti, …);

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  • il bambino ha difficoltà  ad addormentarsi o non riesce a dormire, fa molti incubi;

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  • piange sempre quando la mamma va via;

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  • sono presenti difficoltà con il controllo della pipì o della cacca;

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  • tende a mordere, a picchiare, si succhia il dito/ciuccio per molti anni;

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  • è lento, iperattivo, rifiuta l’autorità, ruba, dice eccessivamente le bugie;

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  • ha mal di pancia in assenza di cause organiche;

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  • piange spesso, non parla;

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  • è dimagrito troppo/ingrassato troppo, si nasconde per mangiare, rifiuta il cibo;

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  • non vuole andare a scuola;

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  • a scuola è molto lento o irrequieto e presenta difficoltà nel comportamento;

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  • a scuola è  una vittima di bullismo o un bullo;

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  • state affrontando una separazione/divorzio e siete preoccupati per vostro figlio;

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  • ha una diagnosi specifica e vorreste aiutarlo a trovare strategie adeguate per non sentirsi “diverso” dagli altri.

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