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Preadolescenza

Con preadolescenza si intende quella fase dello sviluppo compresa tra i 10-11 anni e i 12-13 anni, segna quindi il passaggio dal ruolo di bambini a quello di ragazzi.
Spesso da genitori si è in difficoltà a gestire  e comprendere un figlio preadolescente proprio perché capita spesso che esso alterni aspetti infantili di vicinanza ed affetto a caratteristiche più adolescenziali contraddistinte da comportamenti di ribellione e ricerca di autonomia.


La preadolescenza può essere definita  una vera e propria “Fase dei Cambiamenti”. Un ragazzino e ragazzina  a questa età si trova a dover fronteggiare cambiamenti:


•    a livello CORPOREO
•    a livello ENERGETICO
•    a livello NEURO-COGNITIVO
•    a livello RELAZIONALE

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In questa fase, ancora più che in altri momenti dello sviluppo il “gruppo dei pari” assolve un ruolo fondamentale nel veicolare messaggi e sostenere i ragazzi nei complessi processi di separazione-individuazione che complicano il rapporto genitore-figlio.

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Non è insolito che improvvisamente il proprio figlio, sino al giorno precedente affettuoso, educato e rispettoso, inizi ad utilizzare modalità oppositive nei  confronti dei genitori o altri adulti di riferimento, ed è proprio in questo momento che ogni genitore inizia a mettersi in discussione, si preoccupa, si arrabbia… Tutto ciò può chiaramente provocare ripercussioni in ambito familiare, scolastico e relazionale. 


Alcuni genitori, potrebbero non riuscire ad aiutare come vorrebbero il proprio figlio, avere difficoltà a comprendere i suoi comportamenti o essere preoccupati per l’assunzione di particolari condotte.

Un ragazzo e una ragazza potrebbero avere difficoltà a fronteggiare tutti questi cambiamenti fisici ed emotivi.

 

Potrebbe quindi essere di fondamentale aiuto intraprendere un percorso psicologo per riuscire a gestire questa fase di sviluppo e  superarla nel miglior modo possibile.

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